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Riduzione chimica

Riduzione chimica

Dal 2016 al 2024 abbiamo ridotto considerevolmente l’utilizzo di agrofarmaci  -52%

Nelle attività di controllo puntuale teso alla riduzione dell’utilizzo di fitofarmaci per preservare e salvaguardare le coltivazioni, è fondamentale il ruolo dei nostri agronomi di campo, che, in virtù delle loro competenze e dell’approfondita conoscenza che hanno delle principali problematiche parassitarie, sono in grado di aiutare la produzione.

Questi, infatti, sulla base delle diverse stagionalità, delle condizioni ambientali e delle caratteristiche specifiche di ogni coltura, nonché delle peculiarità delle principali fitopatie ad esse associate, possono attuare strategie ad hoc facendo ricorso a tecniche agronomiche differenti rispondendo ad una visione di sostenibilità ambientale.

 

La nostra attività di autocontrollo delle produzioni viene integrata da ripetute analisi fitosanitarie sui materiali in coltivazione. 

 

Dal 2024 utilizziamo trappole digitali per il monitoraggio e controllo degli insetti attivate con feromoni specifici per le relative specie. 

Abbiamo messo in atto comportamenti e tecnologie per mitigare la contaminazione ambientale utilizzando solamente ugelli a ventaglio antideriva a iniezione d’aria con basse pressioni di esercizio. A differenza degli ugelli tradizionali, quelli antideriva producono delle goccioline omogenee, più grosse, meno soggette al trasporto del vento che quindi producono meno deriva.

Anche nel vivaio destinato alla coltivazione di fruttiferi, per la difesa della parte aerea delle piante, abbiamo introdotto l’utilizzo di una barra irroratrice dotata di ugelli antideriva. 

Rispettiamo le misure di mitigazione della deriva e del ruscellamento imposte dalle normative e inserite nell’etichette dei prodotti, dotando i nostri vivai di barriere arboree lungo il perimetro esterno. 

 

I vivai di recente progettazione prevedono fasce di rispetto inerbite. 

 

In relazione all’obbligatorietà di difesa integrata abbiamo introdotto strategie di controllo che utilizzano il metodo della mating disruption o confusione sessuale per Zeuzera pyrina e Grapholita molesta coprendo, nel 2024, circa 100 ettari delle nostre produzioni ottenendo risultati soddisfacenti nella prevenzione di danni alle colture, evitando o riducendo dell’80% trattamenti per le due specie. 

 

Dal 2016 al 2024 abbiamo ridotto l’utilizzo di diserbanti -40 %

 

Nelle coltivazioni in contenitore utilizziamo pacciamature con scaglie a base di scarti di legno proveniente dalla Montagna Pistoiese allo scopo di proteggere le colture dalla competizione con le infestanti e limitare l’evaporazione mantenendo un’adeguata umidità del terreno. 

 

Abbiamo ulteriormente aumentato la presenza di aree ad inerbimento controllato, con l’obiettivo di preservare la struttura del suolo, aumentare la biodiversità, ridurre l’erosione. 

 

Abbiamo aumentato le fasce di rispetto per la tutela dei corpi idrici superficiali mantenendo la copertura con vegetazionale naturale.

 

Nelle coltivazioni in pieno campo abbiamo intensificato l’utilizzo di operazioni meccaniche del terreno limitando l’utilizzo di diserbanti. 

 

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